Mese: Giugno 2018

Come mi preparo a un viaggio: scoprire le chicche e organizzare l’itinerario

Come mi preparo a un viaggio: scoprire le chicche e organizzare l’itinerario

Ci siamo… la settimana prossima partirò per San Pietroburgo!

Non vedo l’ora: è la mia prima volta in Russia e San Pietroburgo è una meta che sogno da tanto, soprattutto in periodo di notti bianche (cioè da fine maggio all’inizio di luglio, dovremmo rientrarci giusto in tempo!).

Travel planning

Della mia esperienza vi racconterò al ritorno, in questo post voglio concentrarmi sui preparativi per il viaggio, riprendendo la serie di travel planning tips che ho pubblicato nelle settimane scorse (potete recuperare i post qui per quanto riguarda la prenotazione dei voli e qui per la prenotazione degli hotel): abbiamo prenotato i voli e l’hotel, adesso che fare? Come organizzare in concreto la permanenza, l’itinerario e le cose da vedere in città?

Innanzitutto una piccola parentesi: oltre a voli e hotel, in certe destinazioni bisogna ricordarsi le indispensabili incombenze pratiche e burocratiche (visto da richiedere, passaporto da rinnovare), cose da fare nei mesi precedenti il viaggio (possibilmente evitando di ritrovarsi all’ultimo come ho fatto io 🙂

Bene: detto questo, quali sono i prossimi step di travel planning?

Ricerca su Instagram

Ormai è risaputo: Instagram è diventato un mezzo potentissimo quando si parla di organizzare un viaggio, e non solo fra i millenials. Spesso mi viene chiesto come faccio a scovare certi posti e certe chicche e quando dico che li scopro su Instagram le persone sembrano non capire: in che senso su Instagram?

Ecco come faccio: nel momento in cui il progetto di un viaggio si concretizza (ma a volte anche già da prima quando sto ancora sognando una destinazione), inizio a seguire su Instagram gli hashtag collegati: in questo caso #SanPietroburgo, #SanPetersburg etc. (sapete vero che su Instagram si possono seguire anche gli hashtag? 🙂 ). Questo mi permette di cominciare ad avere un’idea di cosa mi aspetta e salvarmi di volta in volta i post che contengono spunti interessanti, ad esempio su posti carini dove mangiare o fare shopping, o posti particolarmente… instagrammabili!

Qualche giorno prima di partire faccio invece una ricerca più approfondita e mi segno le cose più interessanti e recenti. Seguo molto anche i consigli di influencer che apprezzo: ad esempio a Londra ho scoperto posti fighi grazie ai post Instagram di alcune blogger e youtuber che seguo.

Instagram e travel blog per pianificare un viaggio

Ricerca sui blog

Nel frattempo mi documento anche tramite i travel blog, salvandomi i post sulla destinazione che andrò a visitare e segnandomi le cose più interessanti. In alcuni gruppi Facebook di ambito travel o nei gruppi di travel blogger prima di andare in una destinazione capita di chiedere consiglio e farsi linkare dagli altri i post scritti su quella meta.

La guida cartacea

Nonostante la mia organizzazione di viaggio passi tutta dal web, non rinuncio quasi mai alla guida cartacea: in questo sono retrò ma ho un vero e proprio feticismo per la carta e per i libri (a proposito: anche voi avete il sogno di una boccetta  di profumo che racchiuda l’odore della carta??), e mi piace avere la guida di una destinazione nuova che ho tanto sognato, per tenerla nella mia libreria e ricordarmi il viaggio fatto. La utilizzo soprattutto come approfondimento sulle cose che scelgo di visitare e per farmi un’idea generale della cultura e delle usanze del luogo: di solito la leggo sul volo di andata per entrare nel mood… e poi perché in aereo non posso usare Internet ;-). Per San Pietroburgo ho scelto questa Lonely Planet.

Cerco sempre di acquistare una guida con l’aggiornamento il più possibile recente, ma in realtà per le informazioni che interessano a me in una guida cartacea questo aspetto non è essenziale, visto che le informazioni più “fresche” le prendo da Instagram e dai blog e la guida mi serve per gli approfondimenti evergreen (quella che ho acquistato infatti è aggiornata al 2015).

Travel journal

Check previsioni del tempo

Qualche giorno prima della partenza dò un’occhiata alle previsioni del tempo per capire cosa mettere in valigia, anche se non sono una fanatica delle previsioni perché spesso finiscono col fuorviarmi (devo ancora capire il perché!): lo scorso anno a Lanzarote sembrava dovessero esserci temperature primaverili, e invece c’era un caldo torrido.

Gli eventi in corso

A questo punto faccio una ricerca anche per scoprire se nella città in cui vado si terranno particolari eventi durante la mia permanenza: mostre, conferenze, concerti… Confesso che questa fase non è sempre intenzionale: spesso mi ci imbatto per caso (sincronicità junghiane?): ad esempio ho scoperto che mentre sarò a San Pietroburgo all’Istituto Italiano di Cultura ci sarà una serata di presentazione degli scrittori finalisti al Premio Strega 2018, e da book-lover quale sono non potevo lasciarmela sfuggire, così mi sono accreditata all’evento (peraltro gratuito!).

Indirizzi e orari

Una volta raccolte tutte le informazioni utili mi segno tutto nelle note del cellulare con i relativi indirizzi, gli eventuali mezzi di trasporto per raggiungerli e gli orari di apertura/chiusura/visita, importantissimi per non rischiare di trovare chiusi ristoranti, negozi, musei o monumenti e anche per organizzare al meglio l’itinerario in base agli orari di apertura e alle distanze geografiche da un posto all’altro. Organizzo poi le cose da vedere in mini itinerari in base alle zone e se ho scovato dei locali o ristoranti carini me li segno di zona in zona in modo da avere dei riferimenti sicuri e non dover andare a cercare informazioni last minute.

Enjoy!

Con l’esperienza ho imparato (ehm… sto ancora cercando di imparare) a non riempire troppo i programmi delle giornate: a volte infilavo così tante cose da vedere in una giornata da non avere il tempo né per rilassarmi né per godere un po’ della modalità “flaneur”, che amo tantissimo.

Non fate questo errore!

Io ho imparato a programmare quanto basta per avere una base su cosa fare e vedere, senza però essere schiava del programma come se fosse un tour de force 😉

Senza contare che spesso le scoperte più belle in viaggio si fanno per puro caso, girovagando senza un programma o una meta specifica… un po’ come nella vita, no?

 


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