Éclat Hotel, imperdibile hotel d’arte nel cuore di Pechino
Éclat Hotel: l’indirizzo da segnare a Pechino
Se dovessi fare una lista di hotel impossibili da dimenticare uno dei primi sarebbe certamente in Cina: l’Éclat Hotel di Pechino. Questo boutique hotel più unico che raro si colloca nel distretto di Chaoyang, cuore di Downtown (su DongDaQiao Road, 9), all’interno di Parkview Green, un complesso architettonico avveniristico ed ecocompatibile, inconfondibile con la sua forma triangolare (ma anche a due passi dal tranquillo parco Ritan).
Parkview Green: avveniristico ed ecocompatibile
Oltre all’Éclat Hotel Parkview Green comprende una torre di uffici e un centro commerciale, Parkview Green FangCaoDi. Tutti gli edifici sono progettati in modo integrato, con atri comuni, giardini aerei, terrazze e ponti, creando una sorta di mondo a sé che isola gli ospiti dal clima di Pechino.
Riconosciuto internazionalmente per l’uso ecologico dei materiali e delle tecnologie, il complesso utilizza il 50% di energia in meno rispetto ad edifici simili. Ogni dettaglio è curato per rendere la struttura il più integrata possibile con l’ambiente, dal tetto rivestito in EFTE – polimero ecologico – all’acqua piovana che viene filtrata e riciclata per l’irrigazione, ai sistemi che riducono le dispersioni idriche nei bagni. Il risultato è un microclima indipendente che assicura fresco in estate e caldo in inverno, permettendo di risparmiare sugli impianti di climatizzazione.
L’hotel-museo che mixa design all’avanguardia e tradizione
L’Éclat – che ha una sede anche a Taipei – è un hotel museo nel senso meno polveroso e più innovativo del termine. Come un caleidoscopio dalle innumerevoli fantasie l’Éclat è multiforme, pronto ad accogliere e a viziare il visitatore con i suoi macarons alla reception e il personale che dispensa informazioni e sorrisi gentili.
Boutique hotel di lusso che fa parte degli Small Luxury Hotels of the World(come il meraviglioso Palacio Belmonte in cui avevo soggiornato a Lisbona) – con 100 stanze e 20 suite che sono piccoli universi esotici nel cuore della metropoli cinese, molte dotate di terrazza e piscina privata (ma ce n’è anche una ispirata ad uno chalet svizzero!) – all’Éclat non sono le 5 stelle a conquistare ma l’arte che vibra in ogni angolo e sorprende di continuo, con un mix polimorfo di design all’avanguardia e dettagli della tradizione.
Ogni piano dell’hotel ospita opere di artisti internazionali e cinesi, a partire dalla più vasta raccolta di opere di Dalì fuori dalla Spagna, ma anche opere di Andy Wharol e Pierre Matter. Installazioni metalliche e surrealiste convivono con sculture aeree di mostri marini, collezioni di biciclette trovano spazio nei corridoi, mentre vetrinette con gadget di Star Wars si alternano a raccolte di anfore. Ancora: artisti cinesi contemporanei come Fan Xiaoyan e Liu Ruowang. Le opere non sono custodite nelle teche, ma libere.
Una wonderland per adulti, dove l’arte è liberamente fruibile
L’arte è la caratteristica distintiva di tutto il complesso di Parkview Green e va a ridefinire l’esperienza di shopping e tempo libero, inserendola in un contesto inusuale che vede il visitatore come protagonista.
È una wonderland per adulti, dove la fantasia è solleticata di continuo e in ogni spazio, un progetto visionario nato dal mecenatismo della famiglia Hwang, proprietaria del Parkview Group, che ha reso fruibili le sue sconfinate collezioni artistiche in modo democratico: nessuna opera è intoccabile, nascosta dietro una teca, tutto è a portata di mano, elemento vitale del contesto.
Nel centro commerciale adiacente e collegato all’hotel tra un negozio e l’altro ci si trova di fronte a pezzi di Dalì e di Takashi Murakami, in un’atmosfera retrofuturistica dove il lusso non è dato dai marchi in vetrina ma dall’esperienza privilegiata (eppure alla portata di ogni visitatore) della fruizione artistica, che tutti vivono con fascinazione e rispetto: arte ovunque, installazioni aeree, bellezza e creatività a piene mani. Libera.
Tutte le collezioni sono di proprietà della famiglia Hwang, che ha creato progetti anche a Nanijing, Hong Kong, Singapore e St. Tropez, oltre alla sede dell’Éclat Hotel a Taipei.
L’hotel mette a disposizione anche diversi bar e ristoranti (tra cui uno italiano) ed ha una sua galleria anche nel distretto artistico di Dashanzi (di cui vi ho raccontato nel mio post dedicato a Pechino).
Vi dico la verità: non avrei mai voluto lasciare Pechino, non avrei mai voluto lasciare l’Éclat Hotel.